In epoca Medioevale, dalla prima fascia collinare della provincia di Reggio Emilia, si è vista la successione delle vicende di una delle Donne più influenti dell’epoca: Matilde di Canossa, il cui Sepolcro “Onore e Gloria d’Italia” commissionato da Gian Lorenzo Bernini è ora custodito in San Pietro in Vaticano.
Questo itinerario offre l’opportunità di visitare i luoghi, o per meglio dire i Castelli, che hanno ospitato l’operato della Grancontessa e allo stesso tempo l’occasione di immergersi nei suggestivi paesaggi che fanno da spartiacque tra la Pianura Padana e l’Appennino Emiliano.
ITINERARIO PER TAPPE: Castello di Bianello – Castello di Rossena e Torre della Rossanella – Castello di Canossa – Castello di Sarzano – Castello di Carpineti
TEMPI DI PERCORRENZA: 2 ore in macchina (senza pause)
DISTANZA: 70 Km
1) CASTELLO DI BIANELLO:
Il castello di trova nel borgo di Quattro Castella, preannunciato dai famosi quattro colli (monte Vetro, Bianello, Lucio e Zane) che si stagliano sulla sinistra con il caratteristico profilo. Tra il 985 e il 1054 furono avamposti naturali e fortificati a difesa della più arretrata Canossa. Tranne Bianello delle altre rimangono pochi ruderi. Di fronte alla chiesa di S.Antonio, un lungo viale alberato conduce al castello al cui ingresso una lapide ricorda “Castrum Bibianelli, mitissae Mathildis Opus”. Qui furono accolti papa Gregorio VII e gli imperatori Enrico IV e Enrico V. Trasformato tra ‘600 e ‘700 in residenza signorile, mantiene ancora la struttura dell’originale impianto fortificato.
2) CASTELLO DI ROSSENA:
Il Castello di Rossena è il meglio conservato tra i castelli matildici, localizzato su una rupe vulcanica e fronteggiato dalla torre di vedetta detta Rossanella posta a strapiombo sulle sottostanti grandi cave di Campotrera. La sua struttura si integra alla perfezione alla morfologia del rilievo, con alte mura e bastioni da cui emerge la torre centrale risalente al medioevo. Nel XI secolo fu Bonifacio di Canossa ad appartenere la fortezza e negli anni passò dapprima ai Da Correggio e infine al Ducato di Parma con la funzione di enclave nel territorio reggiano. Oggi è la sede dell’Istituto superiore di Studi matildici.
3) CASTELLO DI CANOSSA:
Inserita tra le morbide linee delle colline circostanti, una rupe di arenaria bianca emerge da un anfiteatro calanchivo, sormontata dai ruderi del castello, scenario delle vicende dei Canossa e di uno dei più importanti episodi della storia medioevale europea: lo storico incontro nel 1077 tra Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV, alla presenza della contessa Matilde e dell’abate Ugo di Cluny; che da un conosciuto avvenimento avvenuto proprio in queste circostanze deriva il detto di uso comune ” andare a Canossa” per intendere”umiliarsi, ammettere di avere sbagliato, fare atto di sottomissione”. Il castello costruito intorno al 940 in un’eccellente posizione strategica, costituì il centro di un articolato sistema difensivo di controllo delle valli appenniniche e della pianura. Più volte distrutto e ricostruito, oggi ne restano solo pochi ruderi, ma il panorama dalla sommità dell’antica rocca è davvero impagabile.
4) CASTELLO DI SARZANO:
Tra borghi sparsi e pievi isolate, boschi e coltivazioni alternate a piccole dorsali collinari si colloca Casina, località di villeggiatura di media montagna. Alto sulla collina, quasi ad osservare e proteggere il paese, venne eretto il Castello di Sarzano, altro perno del sistema difensivo canossano. Oggi si possono ammirare la Torre del Cassero, dalla cui sommità si ha l’opportunità di ammirare l’ampio e variegato paesaggio circostante, la porta del ponte levatoio e il mastio con difesa a piombatoi e merlatura guelfa. A fianco della chiesetta recentemente restaurata è stata costruita una confortevole locanda adiacente a un ottimo ristorante. A Casina sono numerosi i siti argheologici come Cernaieto, Pianzo (tombe celtiche), Cortogno (fornace romana), Faieto (necropolo dell’età del Bronzo), monte Venéra.
5) CASTELLO DI CARPINETI:
Il paese di Carpineti a partire dal medioevo lega le proprie vicende storiche al sovrastante castello delle Carpinete. Questo fu una delle residenze preferite da Matilde, sede di convegni e incontri tra i quali quello importantissimo del settembre 1092 con prelati, vescovi e feudatari, per decidere se continuare la guerra all’imperatore Enrico IV. Il castello è in posizione panoramica tra le valli del Secchia e del Tresinaro, con ampie vedute sull’Appennino reggiano e modenese. Si accede alle mura con i principali corpi di fabbrica e all’adiacente chiesa di S. Andrea, in stile romanico. Dalla sella del passo dominata dal castello delle Carpinete, una breve escursione a piedi lungo il crinale conduce alla Pieve di San Vitale, di origine bizantina, in una piccola e isolata vallecola.